Nucleare di nuova generazione: l’Italia investe 200 milioni in Newcleo

L'Italia fa un passo deciso verso il nucleare avanzato con un importante investimento pubblico nella startup Newcleo, specializzata in reattori di IV generazione.

L’Italia fa un passo deciso verso il nucleare avanzato con un importante investimento pubblico nella startup Newcleo, specializzata in reattori di IV generazione.

Tra promesse di sostenibilità e dibattiti sulla transizione energetica, analizziamo cosa significa questa scelta per il futuro energetico del paese.

Un ritorno strategico al nucleare

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha annunciato un investimento di 200 milioni di euro in Newcleo, startup fondata nel 2021 dall’ex ricercatore del CERN Stefano Buono. Questo finanziamento, che avverrà tramite il fondo sovrano gestito da Invitalia, segna un cambio di rotta significativo nella politica energetica nazionale dopo il referendum del 2011 che aveva decretato l’abbandono dell’energia nucleare nel nostro paese.

Newcleo, con sede legale a Londra ma importanti centri operativi in Italia e Francia, sta sviluppando reattori nucleari di quarta generazione che utilizzano piombo liquido come refrigerante invece dell’acqua pressurizzata. Questa tecnologia promette di eliminare il rischio di esplosioni di vapore e di rendere gli impianti intrinsecamente più sicuri rispetto alle centrali tradizionali.

Tecnologia verde o greenwashing?

L’aspetto più interessante dal punto di vista ambientale è la capacità di questi reattori di utilizzare come combustibile anche le scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari di vecchia generazione. In teoria, questo approccio potrebbe trasformare un problema ambientale in una risorsa, riducendo drasticamente il volume di rifiuti radioattivi da smaltire.

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato come questa iniziativa si inserisca in una strategia pragmatica per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. La visione del governo è quella di esplorare tutte le opzioni disponibili per garantire una transizione ecologica che non comprometta la stabilità del sistema elettrico e mantenga costi accessibili per famiglie e imprese.

Un progetto ancora in fase sperimentale

Nonostante l’entusiasmo che accompagna l’annuncio, è importante ricordare che i reattori nucleari di IV generazione sono ancora in fase di sviluppo. Newcleo punta a realizzare il primo prototipo industriale entro il 2030, un orizzonte temporale che richiede pazienza e continuità negli investimenti.

La startup ha già raccolto oltre 400 milioni da investitori privati, e l’apporto pubblico dovrebbe accelerare la fase di sviluppo. Il progetto promette anche la creazione di posti di lavoro altamente qualificati sul territorio nazionale, un elemento non secondario nelle considerazioni del governo.

Il contesto internazionale e le critiche

L’Italia non è sola in questa direzione: Francia, Regno Unito e Stati Uniti stanno già investendo in tecnologie nucleari avanzate. La crisi energetica legata alla guerra in Ucraina ha riacceso in molti paesi il dibattito sull’autonomia energetica e sulla necessità di diversificare le fonti.

Non mancano però le voci critiche, che sottolineano i rischi di una tecnologia ancora sperimentale e le incognite sulla gestione dei rifiuti e sulla sicurezza a lungo termine. Le opposizioni politiche invitano alla cautela, evidenziando come sia ancora presto per cantare vittoria su una tecnologia che richiede ulteriori verifiche e validazioni scientifiche.

Il futuro energetico in equilibrio

Questo investimento solleva domande fondamentali sul ruolo del nucleare nella transizione ecologica. Può davvero coesistere con lo sviluppo delle energie rinnovabili? È una soluzione realmente sostenibile o un diversivo che rischia di sottrarre risorse ad alternative già mature e sicure?

VivoGreen continuerà a monitorare con attenzione gli sviluppi di questo progetto, analizzando con spirito critico ma costruttivo le implicazioni ambientali, economiche e sociali di una scelta che potrebbe influenzare profondamente il futuro energetico italiano. La scommessa sul nucleare di nuova generazione rappresenta una svolta significativa, i cui risultati concreti potranno essere valutati solo nei prossimi anni.

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